Tutti sanno chi è il responsabile della crisi di governo scatenata nel pieno di una tragica pandemia: Matteo Renzi. Perse le elezioni del 2018, Renzi ha prima aperto le porte al governo Salvimaio, inaugurando la cosiddetta “politica del popcorn” (“consistente più o meno nel vedere il proprio Paese che si sfascia per poi chiosare: io l’avevo detto”). A seguito della crisi del Papeete, nell’agosto 2019, ha appoggiato un accordo tra Pd e Cinque Stelle, solo per creare subito dopo il “partito ossimoro” Italia Viva. Ha quindi iniziato a cannoneggiare dall’interno la maggioranza del Conte II, fino all’epilogo che tutti conosciamo.