Marc Augè descriveva nel 1992 il concetto di non luogo, inteso come spazio di transito anonimo e impersonale, privo di identità, storia e relazioni sociali significative. In contrapposizione, i luoghi antropologici sono spazi ricchi di memoria, identità e relazioni, come le piazze. Storicamente Piazza Palestro era uno spazio antropologico ben definito.
Tuttavia la globalizzazione e la crescente velocità di fruizione della città hanno inciso negli anni sugli aspetti architettonici e funzionali, trasformandola progressivamente in un parcheggio con un monumento al centro. Tale metamorfosi, però, non ha alterato gli aspetti antropologici profondi della piazza, che è sempre rimasta cuore pulsante della vita sociale e culturale della Città di Sora.
Questa resistenza identitaria, nel tempo, ha sottratto Piazza Palestro al rischio di essere percepita come ‘’non luogo’’. Il progetto di riqualificazione si propone di restituire alla piazza una nuova identità urbana, o meglio, di riportare alla luce quella originaria, rendendola esclusivamente pedonale e sottraendola al traffico carrabile, cosi da restituirle un carattere definito e riconoscibile. Gli elementi architettonici della proposta progettuale sono stati elaborati nel rispetto del tessuto urbano con cui dialogano, ripensando la piazza come luogo di incontro, centro della vita sociale e culturale, capace di rispondere alle esigenze di crescita, qualità urbana e benessere quotidiano della comunità sorana, presente e futura.
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